mercoledì 10 novembre 2010

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Esercizi di cittadinanza

Esercizi di cittadinanza
di Daniele Pulino

Alla scatola delle foto che Gigi Bua conservava da quarant’anni ci siamo arrivati quando ormai era a buon punto la ricerca sulla stampa quotidiana e, come in ogni buon lavoro di inchiesta, era pronta la lista dei testimoni, di ieri e di oggi, che volevamo intervistare. L’idea dell’inchiesta non era nata subito quando, con alcune insegnanti dell'Istituto Tecnico per le Attività Sociali, avevamo pensato di costruire a Sassari un “Laboratorio di cittadinanza” secondo il progetto che la Fondazione Franca e Franco Basaglia ha promosso da alcuni anni e sta svolgendo in diverse città. L’idea base è quella di far lavorare insieme studenti delle medie superiori e utenti dei servizi di salute mentale alla realizzazione di prodotti che con mezzi diversi – scritti, video, testi web, foto, canzoni ecc – affrontino la tematica dei diritti e della salute mentale. Alle spalle c’è la convinzione che la democrazia abbia bisogno di esercizi di convivenza oltre che di regole e procedure condivise: di qui lo slogan, “Incontri ravvicinati”, che è anche il titolo delle manifestazioni che presentano i risultati dei vari Laboratori (a Roma, il prossimo 9 novembre, si terrà nell’Aula Magna della Sapienza l’incontro nazionale dei Laboratori 2010 ). A Sassari c’era la possibilità di lavorare con un laboratorio di cinema, all’inizio abbiamo pensato a una fiction che partisse da una delle storie scoperte durante la visita all’archivio di Rizzeddu ma poi è prevalsa la voglia di sapere come stanno le cose oggi, e cosa c’era prima. Così, attraverso la ricerca di un gruppo di studentesse curiose, le immagini di questo fotografo francese sono uscite dall’ombra dopo quarant’anni, e oggi spiegano il manicomio a chi non lo ha mai visto e a chi lo ha dimenticato.

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