Chi siamo
Cos’è Turritana52?
Turritana52 è un’associazione
no-profit, indipendente, apartitica e di sinistra che si occupa di promozione e
formazione politica e culturale.
Nasce dall’esigenza e dalla
volontà di un gruppo di giovani di partecipare: informarsi, discutere, proporre
idee, fare qualcosa per e con Sassari.
Ci siamo detti che fare le cose
insieme è meglio che fare politica virtuale davanti al computer o pensare di
farla esclusivamente nella cabina elettorale. Il tempo passato insieme non è
tempo libero, è tempo liberato.
Ci siamo detti che sappiamo tante
cose e le vogliamo mettere a disposizione di tutti e vogliamo sapere di più e
meglio.
Ci siamo detti che sì, siamo
giovani ma vogliamo assumerci delle responsabilità, oltre ad avere voglia di
dire come la pensiamo sulle cose che, direttamente o indirettamente, ci
appartengono o ci riguardano.
Ci siamo detti che “sinistra” non
è una brutta parola e che, sarebbe ora, vorremmo provare a riscrivere il
vocabolario della politica.
Ci siamo visti, abbiamo parlato tanto,
abbiamo preso una casa da abitare insieme.
Dove? In via Turritana 52,
ovviamente.
Come puoi sostenere Turritana52?
Prima di tutto, tesserandoti.
Scegliendo di aderire al nostro
progetto decidi di sostenere l’associazione dall’interno. Con il versamento di
un contributo annuale, 10 € per i soci ordinari e 25 € per i soci sostenitori,
ti verrà rilasciata la tessera dell’associazione (valida dal 1 gennaio al 31
dicembre dell’anno in corso), che ti darà diritto, se vorrai, a partecipare
alle nostre riunioni e all’organizzazione delle nostre attività.
Il tesseramento non è vincolante,
potrai decidere di essere un semplice simpatizzante e, se vorrai, avremo cura
di tenerti sempre aggiornato sulle nostre iniziative.
Se invece preferisci non
tesserarti ma vuoi comunque sostenerci, saremo lieti di accettare qualunque tua
offerta.
Una nuova casa, nuovi volti, nuove idee
Esistevamo già, dovevamo solo metterci insieme
Esistevamo ma non avevamo né volti né casa. Non ci piaceva il clima politico e tantomeno non ci piacevano le reazioni, o pallide o iraconde, che venivano dalla politica dei nostri partiti alla vergognosa china della nuova destra berlusconiana. Partiti di centro-sinistra che, tra le altre cose, confondono troppo spesso il bipolarismo con il bipartitismo e che, in nome della leggerezza, ti cercano qualche volta, quando serve, quando si vota.
Volevamo partecipare sempre, non una tantum, ascoltare e poter essere ascoltati.
Abbiamo iniziato allora a darci un volto, dei volti. Abbiamo iniziato a parlare ed abbiamo visto che qualcosa da dire l'avevamo, su di noi, sulla nostra città, Sassari.
Ci siamo detti che prima di indignarsi bisogna vergognarsi, abbassare gli occhi di fronte alle volgarità della politica. Abbassare gli occhi, e poi reagire concretamente. Senza azioni “contro” ma con iniziative positive, propositive: l'antagonismo fa salire la bile a chi lo fa e a chi lo riceve e spesso è inutile.
Ci siamo detti che fare le cose insieme, discutere ed eventualmente litigare è meglio che fare politica virtuale davanti al computer o pensare di farla esclusivamente nella cabina elettorale. Il tempo passato insieme non è tempo libero, è tempo liberato.
Ci siamo detti che sappiamo tante cose e le vogliamo mettere a disposizione di tutti ma vogliamo sapere di più e meglio.
Ci siamo detti che sì, siamo giovani ma vogliamo assumerci delle responsabilità, oltre ad avere voglia di dire come la pensiamo sulle cose che, direttamente o indirettamente, ci appartengono o ci riguardano.
Ci siamo detti che “sinistra” non è una brutta parola e che, sarebbe ora, andrebbe riscritto il vocabolario della politica.
Ci siamo visti, abbiamo parlato tanto, abbiamo preso una casa da abitare insieme.
Una casa, dei volti e delle idee.
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